fbpx

Adolescenti, cibo e didattica a distanza

Inauguriamo con questo argomento un mini progetto divulgativo che abbiamo chiamato “Rubrica della Salute”.

Periodicamente pubblicheremo brevi approfondimenti che aiutino a comprendere le normali tappe di sviluppo di bambini ed adolescenti e ad acquisire gli strumenti per poter identificare alcuni segnali a cui prestare attenzione.

Toccheremo argomenti che vanno dal linguaggio allo sviluppo motorio, all’alimentazione, al disagio adolescenziale e molto altro.

 

L’argomento di oggi (potete vedere il video quiparte dalla mia esperienza diretta con i ragazzi e le ragazze che seguo in studio, e per le recenti evidenze dei sondaggi Un problema che emerge in questo periodo storico è il peggioramento dello stile alimentare dei ragazzi in didattica a distanza con l’aumento dei disturbi dell’alimentazione: durante il Lockdown, infatti, sono aumentati i casi di esordi della malattia e si sono aggravati quelli preesistenti.

 

Mi raccontano le loro difficoltà che riguardano soprattutto l’organizzazione di colazione e merenda durante le ore di scuola; alcuni tra loro, avendo una disponibilità continua di accesso al cibo e un minor tempo dedicato ad attività alternative (ovvia conseguenza della chiusura di sport e delle altre attività extra scolastiche) si ritrovano ad usare più frequentemente il cibo come anti-noia, con il rischio di aumentare di peso.

 

Ritrovo nell’anamnesi alimentare dei ragazzi uno schema che si ripete frequentemente: colazione assente – o insufficiente – e frettolosa perché si alzano all’ultimo. Indagando ulteriormente si scopre che vanno a letto più tardi, attardandosi con attività che normalmente riguardano la visione di serie TV o l’utilizzo di videogiochi, fino a sfociare in possibili dipendenze che meritano una valutazione. A tal proposito vi invito a visionare il prossimo video che pubblicheremo, in cui  la collega Emmy Tintinaglia  – psicoterapeuta dell’età evolutiva – affronterà proprio questi argomenti.

 

La traslazione dell’addormentamento ad orari tardi comporta un inevitabile ritardo nella sveglia mattutina e, dunque, nella riduzione del tempo utile da dedicare alla colazione. Le conseguenze sono fatica a concentrarsi e a mantenere alta l’attenzione. Come potete intervenire?

 

Prendetevi cura della routine dei pasti: stabilite un’orario della sveglia che dia il tempo al corpo di svegliarsi davvero, il tempo di attivarsi prima di sedersi nuovamente davanti al pc.

Preparate in anticipo, la sera prima, tutto ciò che può servire al mattino. Ed eventualmente proponete nuove ricette rispetto alla solita colazione. Anche lo stimolo di un gusto diverso può venire in aiuto:  :

  • pane tostato e uovo strapazzato
  • toast e spremuta
  • crepes o pancakes preparati in anticipo che possono semplicemente essere scaldati al mattino.
  • yogurt, crema di mandorle, cioccolato tritato e fiocchi di cereali con frutta fresca

 

E poi aiutateli a pianificare gli spuntini, che devono fornire energia a lento rilascio, senza appesantire la digestione: sempre benvenuta la frutta (anche in macedonia colorata) a cui possiamo aggiungere noci, mandorle, 1-2 cubetti di cioccolato, per chi non l’avesse già mangiato, uno yogurt oppure una fetta di pane con la crema di mandorle e il miele.

 

Ricordate loro che è fondamentale una corretta idratazione per migliorare le prestazioni cognitive (migliore concentrazione ed attenzione), oltre che per regolare la fame. Tenere sulla scrivania vicino al computer un thermos con una tisana calda per ricordarsi di bere durante la mattina o la semplice bottiglia fanno da promemoria e aiutano a quantificare l’assunzione di acqua giornaliera.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.